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Inghilterra super, crollano gli All Blacks

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Inglesi in fuga, gli All Blacks mordono la polvere
(Clicca per vedere tutte le foto della partita)

INGHILTERRA-NUOVA ZELANDA 38-21
Siccome nelle cose umane niente è infinito, si è interrotta anche la lunga serie di trionfi degli All Blacks (19 successi e il pari con l’Australia, negli ultimi 15 mesi, dalla vittoriosa cavalcata nel mondiale di un anno fa in poi). Forse nel modo più doloroso,

visto che a infliggere ai campioni del mondo la prima sconfitta in 20 incontri senza macchia sono stati i ‘maestri’ inglesi, rivali di sempre anche cromaticamente, tutti bianchi contro tutti neri, e per giunta con un passivo imbarazzante: 38-21.

Maestri un po’ decaduti per la verità, questi inglesi, già schiaffeggiati sul sacro prato di Twickenham da sudafricani e australiani nel breve volgere di due settimane. Eppure, capaci di sfoderare, sotto la guida sapiente del figlio d’arte Farrell, una prestazione mostruosa. Roba inaudita. Ma meritata. E lezione storica inflitta ai campioni del mondo, che per giunta da nove anni non perdevano con il XV della Rosa (9 vittorie consecutive).

Come sempre, c’è un’attenuante: un’infezione che ha messo ko mezza squadra nei giorni scorsi. Certo, nessun all black e tanto meno la coppia d’oro Carter-McCaw, per l’occasione un po’ sbiadita, vorrà nascondersi dietro un dito: 38 punti sul groppone sono un fardello troppo pesante, anche se subiti all’ultimo match dell’anno “d’oro”, i 12 mesi più straordinari che il rugby neozelandese possa ricordare.

GALLES-AUSTRALIA 12-14

Gallesi a terra, superati all’ultimo secondo
(Clicca per vedere tutte le foto della partita)

Ha preso solo 14 punti il Galles, ma sufficienti all’Australia a lasciare Cardiff con una vittoria tonificante, ma importante soprattutto per gli effetti devastanti sui dragoni: i gallesi escono dalle prime otto nella graduatoria mondiale dell’Irb (ora occupano la nona piazza dietro Samoa e Argentina), proprio nel momento peggiore. Lunedì, infatti, con il solito largo anticipo, si terrà il sorteggio dei quattro gironi dei prossimi mondiali. I 12 team già qualificati (altri 8 se ne aggiungeranno dopo le qualificazioni) saranno suddivisi per fasce di merito: teste si serie saranno Nuova Zelanda, Francia, Australia, Sudafrica; seconde forze Inghilterra, Irlanda, Samoa e Argentina; quindi, Galles, Italia, Tonga e Scozia. Insomma, finire nel terzo gruppo equivale a una forte riduzione delle chance di passare il turno. Ne sa qualcosa l’Italia, che la fase a gironi non l’ha mai superata. Ora tocca al Galles.

Vedremo lunedi come andrà a finire. Ma fin d’ora segnaliamo che qualcosa si muove nel rugby mondiale: il dominio dei team del “Sanzar” è meno netto (la Francia non si scalza dalla piazza d’onore del rankin Irb); Samoa e Argentina (quest’ultima dopo il primo Four Nations) fanno passi da gigante; i XV del Sei Nazioni perdono peso. E chissà che in tutti questi stravolgimenti non ci sia anche spazio per il tanto atteso salto di qualità azzurro.

Paolo Ligammari


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